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Meloni è davvero il «primo leader in Europa» per consenso?

| 18 gennaio 2023
La dichiarazione
«Giorgia Meloni è il primo leader in Europa e nelle prime posizioni nel mondo per consenso»
Fonte: Facebook | 18 gennaio 2023
ANSA/ETTORE FERRARI
ANSA/ETTORE FERRARI
Verdetto sintetico
L’entusiasmo del ministro per gli Affari europei è esagerato.
In breve
  • Secondo Morning consult, a inizio gennaio 2023 il 48 per cento degli elettori in Italia approvava l’operato di Meloni: prima percentuale tra i Paesi Ue e quarta al mondo. TWEET
  • Questa graduatoria si basa però sui dati raccolti solo in 22 Stati, di cui 11 nell’Ue. TWEET
  • Inoltre, dalla fine di novembre a oggi il consenso di Meloni è leggermente calato e in passato anche Draghi è stato primo tra i Paesi europei monitorati. TWEET
Il 18 gennaio il ministro per gli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il Pnrr Raffaele Fitto (Fratelli d’Italia) ha scritto su Facebook che la presidente del Consiglio Giorgia Meloni è il «primo leader» in Europa e nelle «prime posizioni nel mondo» per consenso. La stessa classifica è stata rilanciata sui social anche da molti parlamentari di Fratelli d’Italia e dal ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida

Abbiamo verificato e l’entusiasmo del ministro Fitto e dei suoi colleghi di partito sembra essere esagerato.

La fonte dei dati

La fonte della classifica citata da Fitto su Facebook è Morning consult, una società statunitense che, tra le altre cose, cura il Global leader approval ratings. Questa graduatoria monitora periodicamente il consenso dei capi di governo in 22 Paesi, di cui 11 membri dell’Unione europea. I dati sono raccolti con sondaggi condotti online su un campione tra i 500 e i 5 mila cittadini adulti, con un margine di errore tra l’1 e il 4 per cento.

Secondo l’ultimo aggiornamento, basato su dati relativi alla settimana tra il 4 e il 10 gennaio 2023, il 48 per cento degli intervistati in Italia diceva di approvare la presidente del Consiglio Meloni. Questa percentuale è la prima tra i Paesi Ue monitorati, per esempio davanti a quella del cancelliere tedesco Olaf Scholz (31 per cento) o del presidente francese Emmanuel Macron (31 per cento). Ed è la quarta tra i 22 Paesi monitorati, dietro all’indiano Narendra Modi (76 per cento), il messicano Andrés Manuel López Obrador (65 per cento) e l’australiano Anthony Albanese (59 per cento).

Come anticipato, però, non è possibile sapere se effettivamente Meloni sia la «prima leader» in Europa per consenso. Per fare un esempio, nella classifica di Morning consult manca l’Ungheria del primo ministro Viktor Orbán, il cui partito Fidesz è dato dai sondaggi intorno al 50 per cento dei consensi. Nel complesso mancano 16 Paesi Ue nel monitoraggio sul consenso.

Discorso analogo, ma su scala ancora più ampia, vale per la frase di Fitto, secondo cui Meloni è «nelle prime posizioni nel mondo per consenso». Gli Stati nella graduatoria sono 22 sui circa 200 al mondo. 

Due note di contorno, per dare maggiore contesto alle dichiarazioni degli esponenti di Fratelli d’Italia: alla fine di novembre la percentuale di approvazione per Meloni, secondo Morning consult, era del 55 per cento, e sembra dunque essere calata nelle settimane successive; verso la fine del suo mandato, Mario Draghi aveva un consenso superiore a quello attuale di Meloni ed era anche lui primo tra i Paesi monitorati dalla classifica.

Il verdetto

Secondo Raffaele Fitto, e altri esponenti di Fratelli d’Italia, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni è «il primo leader in Europa e nelle prime posizioni nel mondo per consenso». Abbiamo verificato da dove viene questa classifica e l’entusiasmo del ministro per gli Affari europei sembra esagerato. 

Secondo Morning consult, a inizio gennaio 2023 il 48 per cento degli elettori in Italia approvava l’operato di Meloni: prima percentuale tra i Paesi Ue e quarta al mondo. Questa graduatoria si basa però sui dati raccolti solo in 22 Stati, di cui 11 nell’Ue. 

Inoltre, dalla fine di novembre a oggi il consenso di Meloni è leggermente calato e in passato anche Draghi è stato primo tra i Paesi europei monitorati.

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