Mancano pochi giorni alla fine del 2022 e, come ormai è una consuetudine da alcuni anni su Pagella Politica, è giunto il momento di votare la dichiarazione più scorretta fatta da un politico italiano negli ultimi 12 mesi. 

Partendo da i nostri fact-checking pubblicati nel 2022, i politici in gara quest’anno sono sette: la presidente del Consiglio e leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni; il segretario della Lega e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini; il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi; i leader di Azione e Italia viva, Carlo Calenda e Matteo Renzi; il presidente del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte e il segretario uscente del Partito democratico Enrico Letta.

Meloni, vincitrice della Pagella Cup 2020, è in gara con una dichiarazione del 22 novembre, quando ha detto che nel disegno di legge di Bilancio per il 2023 «non è previsto alcun condono» fiscale. Non è vero: lo stralcio delle cartelle esattoriali con un valore fino a mille euro, relative al periodo 2000-2015, è un condono. Per mesi, Salvini – vincitore della Pagella Cup 2019 e 2021, e dell’edizione speciale per la campagna elettorale – ha ripetuto che la flat tax per le partite Iva, ossia il regime forfetario al 15 per cento, «si paga da sola». Non è vero: tagliare le imposte ha un costo, per cui servono coperture economiche, come ha poi ammesso lo stesso governo di cui fa parte il leader della Lega. Berlusconi, invece, durante la campagna elettorale ha aperto un profilo su TikTok, dicendo che le visualizzazioni del suo primo video hanno «battuto tutti i record precedenti nel mondo». È falso: ci sono video sul social network con un numero di visualizzazioni 250 volte più alto.

Sul fronte dell’opposizione, quest’anno Letta ha commesso una serie di errori. Per esempio, verso la fine di gennaio, ha detto che, a differenza dell’Italia, «tutti i grandi Paesi europei hanno tenuto la scuola aperta, anche negli ultimi due anni». Non è vero: con sfumature diverse, anche Germania, Francia, Spagna e Regno Unito hanno chiuso le scuole tra il 2020 e il 2021 per la pandemia di Covid-19.

A settembre, Conte ha invece sostenuto che «il jet privato di Renzi emette 4 milioni e 800 mila tonnellate di CO2 per una tratta soltanto». Il presidente del Movimento 5 stelle si è sbagliato di sei zeri: il dato citato corrisponde alle emissioni prodotte in un anno intero da un Paese come l’Albania, il Nicaragua o l’Uganda. 

Lo stesso Renzi ha accusato Conte di essere il presidente del Consiglio che «più ha aumentato la vendita di armi». Sbagliato: tra il 1991 e il 2021, il valore più alto delle autorizzazioni per l’esportazione di armamenti dall’Italia all’estero è stato raggiunto nel 2016, quando il presidente del Consiglio era proprio Renzi.

Infine, in gara c’è anche Calenda. Il leader di Azione, dopo l’inizio della guerra in Ucraina, ha detto che da questo Paese e dalla Russia l’Italia importa il «30 per cento del grano». Non è vero: la percentuale corretta, nel 2021, era pari a circa il 4 per cento. 

Qui sotto puoi votare il tuo errore peggiore preferito. Le votazioni si chiuderanno giovedì 29 dicembre, alle ore 17. Il vincitore, o la vincitrice, sarà annunciato venerdì 30 dicembre.