Nelle scorse ore ha fatto discutere un tweet sui cambiamenti climatici del senatore Lucio Malan, presidente del gruppo parlamentare di Fratelli d’Italia al Senato. «Ragusa sotto la neve. Temperature rigide e fiocchi che imbiancano la città. Il riscaldamento globale non perdona!», ha scritto Malan su Twitter, commentando con sarcasmo la notizia delle recenti nevicate sulla città siciliana (il senatore ha poi cancellato il tweet). 

In molti hanno fatto notare al capogruppo di Fratelli d’Italia al Senato l’errore di confondere la meteorologia e la climatologia. La prima studia su scala locale e nel breve periodo l’atmosfera terrestre e i suoi parametri, come la temperatura, l’umidità, il vento e la nuvolosità. La seconda analizza questi parametri da un’altra prospettiva, concentrandosi su intervalli di tempo più lunghi, per esempio decenni e secoli, per descrivere su scala globale il clima del passato e prevedere quale sarà il suo sviluppo futuro. Usare il freddo di alcuni giorni per mettere in dubbio gli effetti dei cambiamenti climatici è dunque sbagliato.

Rispondendo ai commenti, Malan ha subito ribattuto di non essere un «negazionista» del riscaldamento globale: per lui l’aumento delle temperature dal 1880 in poi è un «fatto». «Il punto è come analizzarlo e come reagire», ha scritto il senatore di Fratelli d’Italia su Twitter. In realtà per essere un negazionista climatico non è necessario negare del tutto l’esistenza dei cambiamenti climatici, anzi. Come di recente ha evidenziato tra gli altri la Bbc, una delle forme attuali più diffuse di negazionismo climatico è proprio quella che ammette l’esistenza dell’aumento medio delle temperature, ma mette in dubbio che questo sia causato dalle attività umane. Basta fare una rapida ricerca sui social di Malan per avere conferma delle sue posizioni negazioniste sui cambiamenti climatici. 

Per esempio a luglio del 2022, a poche settimane dalle elezioni, Malan aveva scritto su Twitter che «chi ha studiato sa che i cambiamenti climatici ci sono da sempre» per sminuire il contributo del riscaldamento globale al crollo di una parte del ghiacciaio della Marmolada, che aveva causato 11 morti. È vero, i cambiamenti climatici «ci sono da sempre», ma Malan aveva omesso di dire che l’aumento delle temperature registrato negli ultimi 150 anni, ossia dall’inizio della rivoluzione industriale, è un qualcosa di eccezionale per il nostro pianeta in termini di velocità e portata. La comunità scientifica internazionale, salvo rari casi isolati, è inoltre unanime nel concordare che la causa principale dei cambiamenti climatici sono le attività degli esseri umani e nello specifico l’emissione di gas a effetto serra. 

A ottobre del 2021, poco dopo essere passato da Forza Italia a Fratelli d’Italia, Malan aveva scritto su Twitter: «Il riscaldamento-globale-causato-dall’uomo (ridenominato “cambiamento climatico” per poter comprendere qualunque cosa) è una balla colossale. Inquietante che qualcuno voglia farne un’emergenza per schiacciare individui e nazioni». In precedenza, nel 2016 e 2017, Malan aveva definito il riscaldamento globale una «truffa del pensiero unico», un «dogma», mettendo varie volte in dubbio il collegamento tra l’aumento degli eventi meteorologici estremi nel mondo con l’aumento medio delle temperature. 

Nel suo programma elettorale la coalizione di centrodestra ha promesso di «rispettare e aggiornare gli impegni internazionali assunti dall’Italia per contrastare i cambiamenti climatici». Uno dei primi provvedimenti sul tema è stato preso a fine dello scorso dicembre dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica (subentrato al precedente Ministero della Transizione ecologica), che ha pubblicato la versione aggiornata del Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici (Pnacc).  

Nonostante Malan neghi l’origine antropica dei cambiamenti climatici, si può obiettare che il senatore di Fratelli d’Italia non ricopre incarichi di governo. Malan è però il capogruppo al Senato di Fratelli d’Italia, il partito più numeroso in Parlamento e il principale della maggioranza di governo: il senatore svolge dunque un ruolo di primo piano nell’organizzazione dei lavori parlamentari. Per esempio, i capigruppo partecipano alle riunioni per votare il calendario dei lavori del Senato e spesso hanno il compito di fare le dichiarazioni di voto in aula.